Il mondo del fashion è cambiato ma non perdiamo il “filo” del discorso.
Da monte a valle della filiera, la tendenza è quella all’anticipo delle collezioni svelate e presentate sempre prima, come se il vecchio detto “per fare le cose bene ci vuole tempo” fosse ormai uno sbiadito ricordo di coloro che hanno portato questo settore ai fasti di un tempo.
In particolare modo, il mondo del fili ha visto un cambiamento importante nel corso degli ultimi anni di cui Milano Unica, con anticipazione da Settembre a Luglio, è solo l’ultimo degli esempi.
Questa tendenza sarà consolidata nei prossimi anni?
Pare di si, nonostante lo sforzo richiesto alle aziende, che hanno avuto due mesi in meno per completare la collezione, sono aumentate le presenze nei segmenti donna (+29%), sportswear (+30%) e accessori (+19%) e di fatto la maggioranza degli espositori è rimasta soddisfatta ma normalmente le fiere vanno sempre bene.
Personalmente nutriamo dubbi sulla strategia dell’anticipare le collezioni; come si suol dire anche nel mondo del calcio: “le pecore si contano a maggio”.
Il grande pericolo viene dalle aziende pronte a copiare e vanificare il grande lavoro svolto da tecnici e creativi che dedicano mesi al concept, alla cura e alla realizzazione delle campionature.
Ma come ogni sfida va affrontata a testa alta e con grande passione; così come la minaccia dei “copioni”, anche lo scadimento di qualità a favore della rapidità deve essere contrastato.
L’unico modo per combattere è fare della qualità e del servizio la propria mission tenendo sempre ben presente il livello di output che i clienti si aspettano; sappiamo fare dei grandi prodotti, dobbiamo solo farli più velocemente.