Si è conclusa l’1 luglio scorso l’ultima edizione di Pitti Immagine Filati.
Dopo due edizioni limitate dal Covid, Pitti Filati, il salone di riferimento per il mondo dei filati e della maglieria riprende possesso della Fortezza da Basso.
Tra le varie istallazioni, lo Spazio Ricerca è stato forse il più interessante. Qui sono state raccolte sotto il titolo Intothewild e in una ambientazione green con piante, foglie e fiori, le prossime linee guida della moda A/I 2023-24 a tema green e cambiamento.
Il padiglione è stato sviluppato in 3 temi:
- Basic instinct, a rappresentare il riciclare e la riduzione degli sprechi.
“Materiali naturali, lavorazioni grossolane, aspetti mossi, superfici sgranate. Intrecci, fantasie, jacquard e disegnature semplici, grafismi, puntinati, micro-geometrici. Sfumati, melange marmorizzati, tweed. I colori sono quelli dei minerali e dei vegetali fossilizzati. Ampia la gamma dei terrosi fino ai marroni rossi scuri.”
- Victor Vittoria, che ha posto l’accento sulla fluidità di genere.
“Un gioco creativo tra forme, colori, punti e filati. Le fantasie ricordano arredi sontuosi, senza trascurare i classici scozzesi e i principe di Galles. Macro-geometrie, cachemire tono su tono, leggeri inserti metallici, jacquard decorativi, spinati. Materiali e fibre ricchi e decorativi. Nulla è basico o minimale. La cartella colori si ispira ai paesaggi inglesi, mixando i rossi aranciati, i verdi e i gialli chiari.”
- Cannibal, la natura selvaggia per definizione.
“Trafori, punti, con contrasti di colori accattivanti, con fantasie, jacquard e decorazioni eccessive. Le maglie sono come grandi fiori seducenti, quasi ipnotici. I filati sono lucidi, mossi, ricchi, le fibre sono sintetiche, artificiose, quasi, fantascientifiche. I colori allegri, forti, vistosi. Dal fucsia, al viola, la giallo oro fino ai verdi pieni quasi estivi.”
L’edizione ha registrato oltre 3mila presenze, quasi il doppio rispetto allo scorso anno.
È stata un’edizione oltre le aspettative per Pitti, sotto ogni punto di vista.