L’intervista al nostro Giacinto Gelli sull’ultimo numero de La spola: fiere, certificazioni e novità.
“Anno nuovo e scelte nuove per Fil-3, che entra nel 2023 dopo aver rivisto alcune posizioni sui marchi che testimoniano la sostenibilità dell’azienda.Certificazioni e controlli che diventano sempre più complessi, al limite dell’impossibile per chi vende un prodotto fatto col rigenerato e quindi con tante fibre, tanti colori e tanti fornitori diversi.
Composizioni miste l’una diversa dall’altra che obbligano controllori e controllati a muoversi in una miriade di labirinti fatti di microscopi e macchinari da laboratorio: “Siamo al punto che ci viene chiesta traccia dei pagamenti tanto dei clienti quanto dei fornitori, non si sa per incrociare quali dati” dice Giacinto Gelli, AD dell’azienda che da anni ha iniziato con convinzione il percorso verso molte certificazioni. Un percorso che potrebbe arrivare fino in
Belgio: “C’è bisogno – continua Gelli – che qualcuno crei una lobby tutta nostra a Bruxelles, per far capire ai politici le nostre necessità e le nostre richieste ed anche per tutelarci, altrimenti a lungo andare converrà più bruciare il riciclato che riutilizzarlo. Prato è il distretto più importante per questo tipo di lavorazione. Confindustria Moda sta già facendo qualcosa ma è davvero il momento di dire basta, mentre pare che si vada verso un’ulteriore lista di coloranti da non usare“.Ma il 2023 è anche un anno da conferme, ad iniziare da numeri e prodotti; accanto alla collezione per l’estivo Fil-3 ha pensato al settore arredamento con un articolo in lana ed in lana-lino particolarmente adatto al mercato del nord Europa. Ma le novità riguardano anche il cardato con fibre naturali come la pura lana o la lana con la seta, il tutta rimanendo su una fascia alta o medio-alta.
E dietro l’angolo ci sono le fiere, ad iniziare da Filo, dove Fil-3 è da sempre presente, e dall’Istanbul Yarn Fair, per cercare uno spazio anche nel non facile mercato turco.”