Il nostro Giacinto Gelli, Direttore Commerciale di Fil3, dice la sua in merito all’organizzazione di FILO Milano in un’intervista de La Spola, settimanale dedicato.
Nessun giro di parole o adattamenti di sorta: “le anticipazioni ci penalizzano”.
E non solo.
Il lancio di un’idea “un po’ provocatoria”, ma di valore, e punti di vista che vanno confermare gli ideali di #trasparenza e #qualità dell’azienda.
Intervista su La Spola.
Filo è alle porte e uno degli storici espositori toscani,Giacinto Gelli di Fil-3, manda chiari segnali agli organizzatori del salone e ai suoi colleghi: no alle anticipazioni esasperate, cartelle colore a pagamento (simbolico) e magari una fiera itinerante…
Iniziamo dalla scadenza più prossima, Filo di mercoledì e giovedì.
Ribadisco la mia opposizione, già comunicata agli organizzatori, ad anticipare così tanto le fiere. I tecnici stanno ancora lavorando all’invernale e quando arrivano a Filo non hanno nessuna idea precisa di quello che vogliono. La fiera deve essere anche uno scambio tra chi propone e chi sceglie ma non può esserlo così presto; la stagione estiva inizia a settembre. La fantasia ha bisogno di tempi più lunghi, così ci limitiamo a far vedere le nostre cartelle colore e a brancolare nel buio aspettando le scelte.
Tanto più che le cartelle colore vengono regalate ed hanno un costo enorme.
Vero, per noi come per le altre aziende, anche le più importanti. Vanno via decine di migliaia di euro. Per questo lancio l’idea, un po’ provocatoria, di far pagare un prezzo simbolico, tipo 5 euro, ogni cartella, così chi la prende ne capisce maggiormente il valore e il lavoro che ci sta dietro. Ma che sia una scelta condivisa e attuata da tutti, sennò lasciamo campo a chi le regala.
Da più parti è stata ventilata l’ipotesi di rendere Filo itinerante. Così come viene veicolata nei vari distretti la presentazione del salone così dovrebbe essere portata in giro anche la fiera.
Potrebbe essere un’idea, anche se ogni distretto ha i suoi momenti per presentare le collezioni. Milano è meglio raggiungibile, anche per gli stranieri, rispetto a Biella ma pensare ad un luogo nel centro-nord, tra Carpi o il Veneto potrebbe dare ulteriore vigore a Filo, che comunque ha ripreso quota nelle ultime edizioni.
L’altro tema del momento è quello delle date delle fiere dei tessuti. Milano Unica sembra andare verso il salone a luglio abbandonando settembre.
Da filatore sono contrario ad organizzare la fiera solo a luglio. Vanno bene le precollezioni ma per le collezioni intere no.
Come arriva Fil-3 a questa edizione di Filo?
Con una collezione per tessitura e circolare basata molto sul lino e i misti-lino. Il nostro 2016 sta andando in linea con il 2015 e speriamo che il salone di Milano ci dia la spinta per chiudere l’anno bene.